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  • Carissimo Direttore Sergio Dario Merzario!

    all’Italia e agli italiani. Questo pamplet è

    indirizzato alla casalinga di Voghera che non sa

    che pesci prendere e a chi credere; non voglio

    definire il giusto dalla sbagliato, ma chiudere i

    conti con il fascismo di Mussolini, liberare gli

    italiani con i fantasmi del “ventennio” per cercare

    di vivere questa nostra breve ma meravigliosa

    avventura sulla Terra al meglio.

    Naturalmente mi prenderò delle licenze storiche

    affinchè il racconto non sia noioso, lasciando

    intatta la sostanza dei fatti, la maggior parte dei

    fatti, sono stati presi dal quotidiano “Il Resto del

    Carlino”, dagli scritti di Gabriele D’Annunzio e

    Antonio Gramsci e infine dai manuali in uso nelle

    scuole della Repubblica Italiana.

    Come prima cosa: perché il fascismo si chiana

    fascismo? Sembra uno scioglilingua, è soltanto

    etimologia, cioè ricerca del significato di fascismo

    nei tempi antichi.

    Fascismo è una derivazione dei fasci littori del

    tempo monarchico romano. Signora casalinga di

    Voghera lei sicuramente avrà sentito parlare di

    Romolo primo re di Roma, bene a quel tempo i re

    si chiamavano Magistrati, univano nella loro

    persona i poteri esecutivi (governo) legislativo

    (parlamento) giuridico (tribunale), non proprio

    come li intendiamo oggi ( 2018 ) però dà l’idea

    del potere reale di allora e del perché esistevano

    i littori ( che probabilmente era una istituzione

    etrusca ). Comunque i littori sono equiparabili

    agli odierni Corazzieri, la guardia del Presidente

    della Repubblica Italiana, al principio, con

    Romolo, erano quattro, poi via via aumentarono

    senza avere un numero definito. Questi littori

    portavano poggiata sulla spalla una scure fasciata

    con verghe legate con quattro o cinque lacci, il

    tutto chiamato Fascio. Tutto questo perché i

    cittadini romani avevano il privilegio di fermare

    per strada il re o il magistrato e chiedere

    giustizia per un torto presunto subito, il re o il

    magistrato si fermava ascoltava l’accusa sentiva

    la difesa dell’accusato, interrogava i testimoni e

    alla fine emetteva la sentenza, la decapitazione

    per gli assassini e i traditori della Patria, le frustate

    per gli altri delitti.

    I littori eseguivano la sentenza ora e subito.

    Questa forma di giustizia selvaggia, per i nostri

    tempi 2018, era bilanciata dal fatto che i magi-

    strati romani, dopo la monarchia, a seconda del-

    l’importanza erano eletti direttamente dai

    cittadini romani, e dato che l’elezione delle varie

    magistrature era per i romani il privilegio più

    ambito, gli eletti dovevano dar prova di servizio

    per garantire al popolo romano pace e giustizia,

    oggi, ora e subito.

    Il fascismo dell’anno 1919 è stato portato avanti

    dalle “camice nere”, oggi 2018 basta pronunciare

    camicia nera” che ne segue un putiferio, e c’è

    qualche politico che sostiene che chiunque

    pronunci “camicia nera” debba essere sottoposto

    a giudizio penale e condannato, assurdo, siamo

    siamo alla Santa Inquisizione.

    Continuiamo col capire le camicie nere.

    Il fatto tecnico di camicia nera è stato che quel

    colore era di facile reperimento, e dato che in

    famiglia si trovava facilmente una signora che

    sapesse confezionare le camicie, ecco come di

    incanto le camicie nere assursero a segno di

    riconoscimento i reduci vittoriosi della Prima

    Guerra Mondiale che si ritrovavano davanti alle

    Prefetture per reclamare le promesse che erano

    state fatte a loro negli anni bui delle trincee, di

    Caporetto, del Piave e di Vittorio Veneto.

    Procediamo con ordine.

    Nel 1914 – 1915 in Italia c’erano italiani che

    volevano restare neutrali e chi volevano entrare

    in guerra contro l’Austria per completare il

    Risorgimento italiano. Io non voglio entrare nella

    discussione di merito, non sono in grado di farlo.

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX



    Carissimo Sergio, qui di seguito la continuazione

    Del Fascismo, lo chiamerò FASCISMO-2


    Nel 1915 in Italia c’erano sostanzialmente due

    partiti, gli interventisti che volevano la guerra con-

    tro l’Austria e gli antinterventisti che non la

    volevano, in entrambi i casi la finalità era di

    completare il risorgimento annettendo il Trentino

    alto Adige e la parte orientale del Friuli, l’Istria e

    la città di Fiume, tralasciando i dettagli che secondo

    non interessano, il fatto principale era che i poteri

    forti e l’ambiente militare presentavano l’entrata in

    guerra una cosa facile ( le nuove armi e la nuova

    strategia ) e cosa importante la brevità della

    campagna militare era riassunta così: pochi mesi

    di guerra, vittoria sicura e tutti presto a casa.

    A questo punto bisogna sottolineare l’entusiasmo

    dei militari di carriera, non vedevano l’ora di

    marciare contro il nemico per ritornare a casa

    coperti di gloria, addirittura i bersaglieri per fare

    più in fretta adottarono la bicicletta, che poi si

    rivelò vincente ma per tutta un’altra questione.

    Nel 1915 comunque sia l’Italia entra in guerra, e

    dopo pochi mesi di assalti alla baionetta nefasti per

    i soldati italiani il generalissimo Cadorna dovette

    affrontare un problema che dette inizio all’epopea

    delle Camicie Nere.

    I sergenti, sottotenenti, tenenti e capitani di

    carriera furono falciati inesorabilmente dalle

    mitraglie austriache, il Cadorna si trovò senza

    ufficiali inferiori e sottufficiali, cosa fare?

    Cadorna chiama alle armi farmacisti, notai,

    professori, piccoli e grandi commerciati,

    intermediari agricoli, capi bovari e mezzadri,

    tutte queste persone frequentarono un corso

    acellerato militare e sostituirono i graduati falciati

    dalle mitraglie. Questi militari all’inizio non potero

    no fare altro che eseguire alla lettera gli ordini dei

    dispacci giornalieri, ma piano piano le cose

    cambiarono.

    Un esempio per tutti, una lettera di un alpino:

    Cara moglie qui al fronte non viviamo bene

    speriamo solo di vedere la prossima alba, l’altro

    ieri abbiamo avuto l’ordine di attraversare il

    fiume e posizionarci dietro la collina, il sergente

    Piero, quello che compre il vino, a poco, di tutta la

    nostra zona e lo rivende in città al doppio, ha fatto

    presente al Tenente Giulio, figlio del notaio, che

    pescava proprio dove dovevamo attraversare

    all’improvviso i mulinelli d’acqua facevano la loro

    nefasta comparsa.

    Il tenente Giulio ha trascorso tutto il pomeriggio per

    accertasi del fatto, e una volta sicuro, l’indomani

    mattino in accordo con il capitano il dott. Mario,

    dette ordine di caricare i muli, gli zaini per risalire

    il fiume fino a che trovammo un guado sicuro.

    Infatti a sera il porta ordini riferì che l’altra

    compagnia ha perso un mulo e bagnato parte del

    carico per colpa dei mulinelli apparsi all’improvviso.

    Caro Sergio, il cammino delle camicie nere è

    iniziato, il personale civile sottufficiali e ufficiali

    inferiori iniziò a ottemperare gli ordini scritti non

    alla lettera come ci si aspetta da un soldato ma

    secondo la convenienza del momento, insomma prendono coscienza di se stessi e del momento che vivono.

    Adesso esaminiamo Caporetto, la guerra si

    trascinava stancamente con assalti inconcludenti

    da ambo le parti, intanto in Russia i tedeschi e i russi

    giungono ad un cessate il fuoco complice la

    rivoluzione di ottobre con l’assalto al palazzo dello

    Zar, le divisioni tedesche impiegate in Russia

    vengono spostate sul fronte italiano giudicato

    dallo stato maggiore tedesco il più facile da

    sfondare per poi prendere alle spalle le linee francesi

    e presentarsi al tavolo della pace da una posizione

    di forza, i tedeschi sapevano che la guerra era

    quasi perduta.

    A questa fotografia della realtà bisogna aggiungere

    il fatto che in tutte le guerre i comandanti hanno

    cercato di sapere in anticipo le mosse del nemico

    attra verso le spie le quali erano ben pagate, nella

    vicenda di Caporetto le spie e i dispacci intercettati

    furono decisivi; il Cadorna era stato ben informato

    che le divisioni tedesche dalla Russia si avvicinavano

    alla zona orientale italiana, però forse per mancanza

    di mazzi di carte i dispacci informativi furono usati

    per, come succedaneo, giocare a carte, insomma

    furono letti e considerati poco attendibili.

    Chiaramente le nostre linee avevano sì le sentinelle

    ma queste non erano al massimo dell’allerta, per

    questo motivo le divisioni tedesche trovarono poca

    resistenza, inoltre bisogna sottolineare che

    l’esperienza maturata in Russia faceva dei tedeschi

    una formidabile macchina da guerra.

    I tedeschi sfondarono le linee italiane e costrinsero

    i nostri alla ritirata, gli italiani si attestarono sulla

    riva destra del Piave, e qui avvenne qualcosa che

    trascende le vicende puramente militari e irrompe

    l’umanità dell’uomo che in quel momento è un

    soldato. Gli alpini della Julia sempre più

    insistentemente vengono a sapere delle scorrerie

    dei tedeschi e ciascuno di loro pensa subito alla

    sua baita, al suo campo, alla sua famiglia, al suo

    buccino; questi pensieri lo tormentano ogni ora

    di più, ed ecco che gli alpini della Taurinense si

    offrono di menare le mani, insomma la Julia indica

    la strada da percorrere e la Taurinense avrebbe

    liberato la terra italiana dai tedeschi.

    Questo fu possibile da due fatti importanti anche se

    questi fatti sono slegati l’uno dall’altro, ad essi se ne

    aggiungerà un altro fornito dai bersaglieri.

    Primo fatto, il generalissimo Cadorna fu spostato

    finalmente ad altro incarico, il subentrante Diaz

    lascio una certa autonomia di azione ai comandanti

    sul campo.

    Secondo fatto, anche i tedeschi avevano le loro spie,

    queste riportarono a loro i dispacci che stabilivano

    che il reparto A doveva posizionarsi nella zona X1,

    il reparto B nella zona Y2, e così via,

    conseguentemente i tedeschi sulla riva sinistra del

    Piave cannoneggiarono le zone indicate dai dispacci

    intercettate o fornite dalle spie.

    Invece i comandanti italiani per un motivo o per

    un altro non si posizionarono secondo gli ordini

    ricevuti ma secondo la convenienza del momento.

    Terzo fatto, i bersaglieri ciclisti nella fretta

    abbandonarono le biciclette per attraversare il

    Piave e salvarsi la vita, quest’affronto non lo

    digerirono, i bersaglieri si ricordarono che

    sapevano correre e vollero dimostrare di esserne

    ancora capaci.

    Tutti questi fatti uniti insieme permisero agli

    alpini unitamente ai bersaglieri di ripassare il Piave

    e piombare sui tedeschi, i quali alla vista degli

    italiani non credevano ai loro occhi, come noi

    abbiamo bombardato con coscienza calvinista i

    vostri accampamenti come dai bollettini firmati

    da Diaz e voi siete qui?

    Gli ufficiali tedeschi ordinarono la ritirata per

    mancanza di munizioni e di viveri per evitare una inutile carneficina. Inoltre il Diaz fece circolare la

    voce che finita la guerra i reduci avrebbero avuto

    un lavoro dignitoso bastante per se stessi e la

    propria famiglia.

    A guerra finita con la vittoria degli italiani e gli

    alleati arriva un’altra grana, il presidente degli USA

    Roosvelt ( mi pare ) attraverso un suo ragionamento

    decide che la città di Fiume e l’Istria deve andare alla

    nascente Jugoslavia, apriti cielo D’Annunzio denuncia

    la vittoria mutilata” e con i reduci marcia su Fiume e

    per mesi spera che lo stato italiano sostenga la sua

    impresa, negativo il Re e il governo in carica ordinano

    il rientro pena l’intervento armato dell’esercito.

    A questo punto il Re Vittorio Emanuele III è in crisi,

    non può dichiarare guerra agli USA e dato che è stato

    lui a nominare e sostenere il generale inetto Cadorna,

    doveva abdicare favore del figlio Umberto II, nominare

    reggente la regina Margherita, sottolineo che la regina

    è una principessa di sangue reale e le cronache della

    epoca non riportano passi falsi, nominare, inoltre, il

    colonnello più giovane capo di stato maggiore,

    pensionando così tutti i militari più anziani.

    Quanto sopra esposto doveva permettere all’Italia

    e agli italiani di poter ricominciare da capo con

    personaggi nuovi non compromessi con il passato, così

    da essere accettati con rispetto all’estero.

    La monarchia nel 1919 era accettata da una larga

    maggioranza del popolo ed era garanzia di un

    momento di maturità che all’Italia mancava per

    essere alla pari con gli altri Stati.

    All’epoca gli operai e i contadini volevano portare

    in Italia la rivoluzione russa, spiegherò più in là

    perchè la rivoluzione russa non era esportabile

    in Italia.

    Però questo fatto ha contribuito alla nascente

    formazione delle camicie nere.

    Mettiamo in ordine i fatti, dopo l’avventura negativa

    di Fiume i reduci si riuniscono davanti alle Prefetture

    per riscuotere le promesse fatte sulle trincee,

    vogliono un lavoro e un corrispettivo dignitoso.

    Ottengono poco o nulla, il Re sciaboletta doveva

    puntellare la monarchia traballante, gli agrari

    e gli industriali volevano una protezione certa

    contro l’ipotesi di occupazione delle industrie e

    dei campi, qui bisogna aprire una parentesi, i

    Prefetti e i Commissari di Pubblica Sicurezza ( la

    Polizia di Stato dell’epoca ) fino a quando

    le occupazioni erano pacifiche e finalizzate a un

    ritorno economico lasciavano fare, intervenivano

    quando la situazione degenerava, onore ai

    Commissari per la loro equidistanza, in relazione

    alla possibilità di una vera rivoluzione e

    conseguente deportazione al Gulag italiano Forte

    delle Finestre di memoria risorgimentale del 1861.

    A questo punto esce fuori con prepotenza la figura

    di Mussolini che intuisce la potenzialità delle

    camicie nere e diventa l’ub, il perno, del momento,

    difende gli agrari e gli industriali dall’ipotetica

    rivoluzione, puntella la monarchia di sciaboletta,

    ridà orgoglio agli italiani demoralizzati

    dall’avventura negativa di Fiume. Ciascuno degli

    attori pensa che una volta domata la nascente

    rivoluzione si possa fare a meno dell’altro.

    Così non fu perché ci sono sempre dettagli

    apparentemente inocui ma che si ingrandiscono

    a dismisura man mano che passa il tempo.

    Primo dettaglio il re istituzionalizza Mussolini e

    le camicie nere, questo fatto riconosce le promesse

    fatte ai soldati del Piave, apriamo un’altra parente-

    si, ( i rappresentanti della società che portò l’Italia

    a Caporetto era formata da Ufficiali incapaci di

    cogliere le trasformazioni della realtà. In altre

    parole per loro la realtà non cambiava rimaneva

    uguale a se stessa fino alla fine dei tempi, poi

    aggiungiamo i giornalisti asserviti al potere

    [ succede ancora oggi 2018 ], fratelli e nipoti di

    nobili decaduti e senza rendite, di Cardinali,

    Vescovi e infine dei figli illegittimi del clero

    diocesano, tutte queste persone fin da piccoli

    inseguivano un posto al sole e quando si accorsero

    che le camicie nere avevano assicurato un introito

    economico sicuro e con poca fatica si intrupparono

    qualcuno un po’ prima della marcia su Roma,

    anche perché Mussolini aveva bisogno di nuove

    leve per presidiare tutte le città piccole e grandi,

    persone affidabili e ben viste dagli agrari dagli

    industriali e dal Vaticano e con l’innesto di

    queste persone le camicie nere perdono la

    ragione sociale, del loro esistere, la promessa

    di un lavoro ben retribuito è stata esaudita, che

    però non aveva nulla di dignitoso, perché

    riportava l’Italia al feudalesimo, tutte le persone

    quando nascevano erano inquadrate in una casella

    secondo la posizione sociale dei genitori e da lì non

    potevano muoversi facilmente a meno che non

    aderivano alle camicie nere.)

    Il Re, sciaboletta, pensava che una volta puntellata

    la monarchia nel Paese avrebbe trovato un garbuglio

    per liberarsi di Mussolini.

    Mussolini, invece, ha finalmente raggiunto il suo

    sogno, da bravo arruffa popolo con parlantina

    sciolta riusciva ad avere per se quasi tutto il popolo

    con poche eccezioni, notevole è il rifacimento del

    PNF partito nazional fascista, ricomposto in per

    necessità familiari, cioè per trovare un posto di

    lavoro era necessario avere la tessera del PNF.

    Le camicie nere erano sostanzialmente divise in

    due parti, la parte facente capo ai reduci del 1918,

    e dell’avventura di Fiume sono persone coscienti

    di se stessi e capaci di valutare la realtà per quella

    che è, e gli avventurieri dal 1922 in poi che

    cercavano solo un posto al sole, comunque le camicie

    nere erano consapevoli che servivano al governo, al

    Re, agli industriali e agli agrari per fare il lavoro

    sporco e inconfessabile. Più volte Mussolini cercò

    di sciogliere le camicie nere, anche lui in qualche

    modo ne era prigioniero, ma ormai dopo il 1923

    le camicie nere erano uno stato nello stato.

    Ora veniamo a Giacomo Matteotti.

    L’Italia e gli italiani devono a Matteotti gli onori a

    un maestro di democrazia e di vita. Detto questo

    a mio modesto avviso cercherò di spiegare perché

    Matteotti negli anni ’20 non venne percepito come

    una guida ma anzi venne barbaramente ucciso.

    All’epoca la stragrande maggioranza degli italiani

    avevano il problema di mettere insieme pranzo e

    cena, gli zappatori chiamati a giornata alla sera

    ricevuto il compenso dovevano comprare il

    pane e l’olio portarlo a casa e sfamare la famiglia,

    e se gli passava per la mente di comprare un

    giornale per sapere di Matteotti rimaneva

    il problema che non sapeva leggere. Insomma

    le idee, giustissime, di Matteotti rimanevano in

    un luminoso limbo senza essere recepite dal

    popolo bisognoso. Matteotti morì e quel poco

    di clamore dei giorni successivi piano piano

    finì, dobbiamo ricordare che all’epoca non c’era

    la TV, c’era la radio la quale trasmetteva il

    cosiddetto comunicato con le notizie del giorno,

    però la radio era controllata dal governo e il cerchio

    si chiude. Per onore di verità oggi, 2018, dobbiamo

    continuare a ricordare Matteotti per non

    dimenticarci il valore della libertà.

    Adesso devo illustrare le idee di un altro attore di

    quei tempi: Antonio Gramsci.

    Quando si parla di Antonio Gramsci, in Italia, si parla

    del biennio rosso 1920-22, nel senso che i comunisti

    italiani guidati da Gramsci hanno tentato di importa-

    re la rivoluzione bolscevica dalla Russia in Italia.

    Quanto sopra è vero, ma fino a un certo punto,

    perché dalle pagine “Le lettere del carcere” di

    Gramsci emerge altra cosa, che stranamente in

    Italia viene rimossa e che all’estero viene

    approfondita.

    Per ragioni per ragioni di estetica e di

    ragionevole lettura, insomma per non annoiare

    il lettore mi prendo licenze storiche a piene mani,

    anche per evitare accuse di fascismo o di

    antifascismo.

    Gramsci e i comunisti volevano importare la

    rivoluzione bolscevica semplicemente imitando

    gli scioperi industriali e le occupazioni delle terre.

    Nulla di più infausto. Per iniziare si deve

    sottolineare il fatto che in Italia non c’erano le

    Anime morte” di Gogol, scrittore russo, cosa

    significa: in Russiai proprietari terrieri

    aristocratici e no, risiedevano a Mosca e la

    loro preoccupazione era di riscuotere la rendita

    dei loro terreni dai loro amministratori per

    condurre una vita agiata e significativa a Mosca,

    città che bene o male aveva vivace e di levatura

    europea, Mosca non aveva nulla da invidiare a

    Parigi, a Berlino, a Londra. Gramsci non si

    capacitava a non vedere la rivoluzione in Italia,

    ecco che ebbe un’idea si reca a Mosca da Lenin

    per avere i giusti lumi e una cospicua sovvenzione.

    Lenin lo accoglie fraternamente e all’udienza

    concessa,( io non c’ero però da qualche parola

    rubata qui e là, viene fuori questo): Caro Totonno

    Gramsci la rivoluzione non è soltanto sciopero e

    occupazione, Totonno in Italia gli industriali

    vivono a pochi chilometri dalla loro industria,

    gli agrari quando è autunno prendono in mano

    un pugno di terra ne aspirano l’umore e decidono

    quanto letame ci vuole e dove metterlo, quando

    la brezza di giugno accarezza le spighe di grano

    prendono un pugno di spighe e pensano con

    queste possiamo ricavarci un pane per due persone

    a mezzogiorno, poi prendono una bracciata di

    spighe e pensano con queste ci facciamo le tagliatelle

    per tutta la famiglia, e pensieri simili le facevano

    anche gli industriali.

    Gli industriali e gli agrari italiani erano sempre in

    prima fila a difendere le loro proprietà costi quello

    che costi, a differenza dei proprietari russi che non

    sapevano dove si trovavano le loro proprietà.

    Vedi Antonio la rivoluzione operaia e contadina

    si può fare in Italia ma non copiando quella

    bolscevica russa. Antonio lo sbaglio che avete fatto

    è quello di lasciare il sindacalista arruffa popolo

    Benito Mussolini alla controparte padronale,

    voi comunisti italiani dovevate sostenere le

    richieste dei reduci e non pensare solo al vostro

    orticello. E’ vero che l’impresa di Fiume era

    persa in partenza, l’Italia non poteva opporsi al

    presidente USA Roosvelt, quindi quando i legionari

    ritornarono a Milano a Bologna a Venezia voi

    dove vate andargli incontro abbracciarli e

    sostenere la loro giusta richiesta: il lavoro dignitoso

    promesso nelle trincee da Caporetto a Vittorio

    Veneto, promessa che i promettenti non mantennero

    nell’immediato, ma che piano piano riuscirono ad

    esaudire contrapponendo le camicie nere agli operai

    e contadini.

    Totonno Gramsci io Lenin ti raddoppio la

    sovvenzione, ritorna in Italia e costruisci una

    opposizione all’italiana.

    Gramsci ritorna in Italia e presto viene imprigionato,

    però dal carcere riesce a fotografare scrivendo la

    situazione italiana: gli operai e i contadini hanno

    diritti e doveri diversi dagli altri ceti, insomma al

    99% sono i nuovi servi della gleba, però se accettano

    la loro condizione sono ben trattati e possono

    sperare sia di un miglioramento delle loro

    condizioni ma anche e soprattutto per i loro figli,

    ma quei servi della gleba che pretendono gli

    stessi diritti della media e grande borghesia e del

    clero, specialmente quello diocesano, si scontrano

    con le camicie nere ricevendo olio di ricino

    e manganellate, e se non basta carcere ed esilio.

    Per finire il discorso su Gramsci vorrei riassumere

    Le lettere dal carcere” con una ipotetica lettere che

    Gramsci avrebbe potuto scrivere a Mussolini, questa

    lettera non fu mai scritta ma è il riassunto del

    riassunto del riassunto del rapporto fra Gramsci

    e Mussolini.

    A sua Eccellenza il Primo Ministro Onorevole Benito

    Mussolini, egregio Mussolini noi comunisti italiani ci

    rivolgiamo a Lei per sottoporle una richiesta per

    riappacificare gli italiani tutti sotto la Sua

    illuminata guida, noi comunisti italiani siamo

    disposti ad accettare le Sue innovazioni in

    campo economico-politico-culturale purchè Lei

    sciolga le Camicie Nere e promuava nuove

    elezioni entro un anno, questa volta i seggi elettorali

    devono essere presidiati dalla Polizia, dai Carabinieri,

    e se non basta dall’esercito.

    Naturalmente Mussolini non poteva esaudire questa

    richiesta, ormai Mussolini è prigioniero di sé stesso

    del Re, e delle Camicie Nere che ATTENZIONE non

    so no più solo i reduci di Caporetto e Vittorio

    Veneto, ormai sono inquinate dai nuovi iscritti,

    persone in cerca di un posto al sole senz’anima né

    cervello, queste persone imitano malamente

    Mussolini, il quale fa quello che sa fare: arruffa

    popolo, Mussolini si rende conto delle richieste

    del popolo affamato e con discorsi affascinanti,

    convencenti e coreografici parla e parla facendo

    intravedere luminosi traguardi che in effetti ha

    costruito solo in piccola parte e per pochi, questi

    traguardi li espone per tutti, e il popolo applaude

    convinto che il benessere sia a portata di mano,

    per farla breve sia Mussolini che il Popolo si

    illudono che i discorsi siano veri. Non sapremo

    mai se Mussolini credeva in ciò che diceva, la realtà

    della Seconda Guerra Mondiale fu peggio di quella

    esposta dai generali che conoscevano le condizioni

    dell’esercito italiano in rapporto a quello degli altri

    stati belligeranti, e fu la catastrofe.



    Per finire voglio esporre la mia personale idea sul

    fascismo: noi italiani abbiamo la Legge Scelba che

    individua il reato di ricostruzione del Partito

    Fascista quando in un momento di discussione

    politica siano esposti simboli che riconducano

    al fascismo degli anni ’20 ’30 e ’40 ( Mussolini

    decideva per filo e per segno cosa doveva fare e

    dire una persona nelle 24 ore del giorno, che

    poteva anche andare bene ma il guaio era che non

    si poteva cambiare niente nei secoli dei secoli

    con la benedizione della Chiesa, in particolare

    quella diocesana, è qui il reato di fascismo: la

    LEGGE che governava bene una realtà di un

    determinato anno o periodo necessariamente era

    dannosa se la realtà cambia, conseguentemente

    la LEGGE doveva cambiare per recepire la nuova

    realtà, un po’ come il paniere dell’Istat che fa

    entrare i nuovi prodotti che diventano necessari

    al buon vivere e toglie quei prodotti che sono sempre

    utili ma non più necessari al buon vivere, e da questi

    prodotti trae l’inflazione che determina l’aumento dei

    salari e delle pensioni. Spero di essere stato chiaro. E

    per essere sinceri non è farina del mio sacco, è solo

    che è qualcosa di migliaia di anni fa e che io l’ho

    aggiustata ad oggi.

    Vorrei dare un giudizio su Mussolini, anzi sono due

    uno positivo e uno negativo.

    Mussolini dalla fine dell’800 al 1918 fa quello che sa

    fare: il sindacalista. Il suo bel parlare costringe gli

    italiani a prendere coscienza di sé stessi, e cercare

    una nuova realtà. Il negativo dopo il 1919 Mussolini

    si accorge che qualunque cosa dica viene presa sul

    serio dalla maggioranza degli italiani e pian piano

    da sindacalista diventa statista. Mussolini non ha

    il corsus onorus per occupare il posto di capo del

    governo, lui è un maestro elementare, il governo

    è un’altra questione. Però ha occupato una casella

    che altre persone volevano occupare senza riuscirci.

    Conclusione noi italiani abbiamo l’obbligo di

    ricordare Mussolini con riferimento alla LEGGE che

    deve cambiare ogni volta che la realtà e cui la

    LEGGE fa riferimento per governarla ( la realtà )

    cambia, sia in modo lieve sia in modo consistente.

    A questo proposito sottolineo che la nostra

    Costituzione è rigida, cioè non la si può cambiare

    con una semplice legge ordinaria ( maggioranza al

    51%) ma secondo un percorso stabilito dalla

    stessa Costituzione, e che alla fine del percorso

    Parlamentare si può chiedere, se è il caso, un

    Referendum confermativo chiamando il popolo

    italiano alle urne.

    Carissimo Sergio ancora una cosa e poi lo scritto

    è finito: come sai io sono un vecchio pensionato e

    spesso e volentieri vado all’edicola di via Forze

    Armate di Milano per comprare un quotidiano

    fresco di stampa intonso, per l’occasione scambio

    qualche frase di circostanza sia con l’edicolante che

    con qualche pensionato che staziona lì davanti

    all’edicola magari seduto sulla panchina proprio a

    qualche metro, e la discussione volge sul fatto che

    i padroni dei cani lasciano scorazzare libero il loro

    amico, ciclisti che sembrano centauri sfrecciare sui

    marciapiedi, ricordini che lasciano i cani mentre i

    loro padroni fischiettano guardando il paesaggio e

    altre amenità del momento, a questo punto

    invariabilmente un pensionato esclama” queste cose

    al tempo del Duce non sarebbero state tollerate, ah

    se per qualche tempo ritornasse il Duce”.

    Io rabbrividisco per queste frasi, però la realtà è

    questa, i governanti di Milano cosa fanno?

    Le anime candide sottolineano che comunque e a

    prescindere il Duce ha comunque e sempre

    sbagliato, non è vero a mio parere, perché quando

    Mussolini ha fatto il sindacalista, la sua qualità

    Migliore ha agito bene, Mussolini è ricordato per

    aver esteso l’istruzione, almeno elementare, a

    tutti, ha istituito le colonie estive, la ginnastica

    obbligatoria, ha iniziato a mettere da parte le

    marchette ( una specie di francobollo da incollare

    sopra una “libretta” che quando piena doveva

    essere consegnata all’INPS) che concorrevano

    per ricevere la pensione arrivati ad una certa età

    decisa in base alla realtà del momento.

    Nei casi sopra esposti Mussolini si è comportato

    da sindacalista, il suo cavallo da battaglia, lui ha

    raccolto le aspirazioni dei servi della gleba le ha

    presentate agli industriali e agli agrari, i quali le

    hanno prese in considerazioni e pian piano le

    hanno attuate, non perché erano benefattori ma

    perché l’istruzione, la salute, la tranquillità

    economica della terza età, consentiva un vantaggio

    sia per l’industria che per l’agricoltura.

    Però quando Mussolini vestiva i panni dello statista

    e si confrontava con i capi di stato esteri non aveva

    da attingere da nessuna parte, non ha il cursus

    honorum necessario, lui era e rimane un

    sindacalista, un arruffa popolo, un attizza fuoco,

    un personaggio che sapeva trovare le parole giuste

    affinchè la singola persone e il popolo intero

    prendevano coscienza di sé stesso e insieme , popolo

    e Mussolini, avrebbero percorso la strada che lui

    aveva illustrato.(ieri... oggi è il 19 maggio 2018)

  • Oggi 27 febbraio 2018 inizio, come promesso, un pamplet semiserio ma mica tanto inteso a chiarire > che tanti guai provoca

  • (.. segue su www.acraccademia.it)



  • ciao ci mandate le poesie x l'Oscar? .. a presto da http://www.acraccademia.it/Il%20Civennese%20pag%201.html
http://acrgiornaslismouniversitario.blogspot.it/2010/11/ultimessim

lunedì 20 dicembre 2010

acr-onlus: ERP. SIMINI E VERGA: di ACR.. cn gli auguri degli amici di INFORMACRISTO di TORINO!


http://acrricordierealta.blogspot.com/2010/01/un-opificio-chiamato-acr-una-onlus-di.html

http://www.youtube.com/watch?v=KM-YsasxsLc&feature=related
acr-onlus: ERP. SIMINI E VERGA: di ACR: "... “AL VIA INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER OLTRE 5MILIONI DI EURO” Settecentomila euro serviranno per installare impianti ant..."

ERP. SIMINI E VERGA: di ACR

http://www.acraccademia.it/STAFF.html

... “AL VIA INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER OLTRE 5MILIONI DI EURO”
Settecentomila euro serviranno per installare impianti anti-intrusione agli “over 65”

Milano, 20 dicembre 2010 – Nell’ultima seduta di Giunta è stato approvato un progetto definitivo per la manutenzione straordinaria di immobili di edilizia residenziale pubblica che comporterà una spesa di 5milioni e 750mila euro, di cui circa 700mila destinati esclusivamente all’installazione di elementi anti-intrusione. Con questi fondi l’Amministrazione potrà intervenire per risolvere le problematiche più urgenti degli stabili erp e garantire maggiore sicurezza agli inquilini. Il provvedimento si inserisce nello specifico programma avviato dall’Amministrazione a favore di persone anziane ultrasessantacinquenni che vivono in alloggi comunali ai piani bassi degli stabili erp, finalizzato all’installazione di elementi anti-intrusione che contribuiranno a rendere più sicuro l’appartamento.
La priorità di esecuzione è stata stabilita sulla base dei nuclei familiari con persone “over 65” che abitano in alloggi situati al piano terra, rialzato e primo in immobili di proprietà del Comune. La zona di decentramento con il maggior numero di famiglie dove sono presenti ultrasessantacinquenni è la 9.

“Il progetto rientra nelle iniziative che l’Amministrazione comunale mette in campo per migliorare le condizioni di vivibilità nei quartieri cittadini”, dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Bruno Simini. “Ad oggi – rende noto l’assessore - abbiamo già installato misure anti-intrusione in circa 30 alloggi, negli stabili erp di via Asturie 6 e via Graziano Imperatore 40, e sono in corso i lavori in altri 28, nei quartieri di Ca’ Granda (via Demonte) e Fulvio Testi (vie Val Cismon, Val di Nievole, Val Daone, Padre Monti, Costalovara e Suzzani). Con questi ulteriori fondi contiamo di rendere sicure altre 200 abitazioni”.

“L’installazione degli elementi anti-intrusione - spiega l’assessore alla Casa Gianni Verga - viene eseguita a cura e spese dell’Amministrazione comunale su base volontaria, cioè esclusivamente a favore dei nuclei familiari con le caratteristiche sopra specificate che ne facciano espressamente richiesta. Gli uffici comunali hanno mandato una lettera a tutti gli inquilini over 65 e abbiamo preso in carico le richieste di chi ha risposto positivamente alla proposta. Gli inquilini, per sentirsi più sicuri nelle proprie abitazioni, possono scegliere tra la sostituzione della porta d’ingresso con una di tipo blindato, dotata di serratura di sicurezza, o con l’installazione di inferriate alle finestre e alle porte finestre”.

“Oltre ai sistemi anti-intrusione - prosegue Simini - il progetto approvato in Giunta mette a disposizione risorse per continuare nell’opera di miglioramento degli stabili di edilizia residenziale pubblica, con opere di vario genere che vanno dal rifacimento delle coperture, dei bagni, degli impianti o delle pavimentazioni, alla messa a norma e alla ristrutturazione delle facciate. Proprio in questi giorni – annuncia l’assessore - stanno iniziando i lavori per la bonifica dell’amianto e la manutenzione straordinaria in diversi stabili comunali”.

In allegato (su richiesta a acr-4658@libero.it ... una scheda sui lavori di manutenzione straordinaria negli stabili erp http://www.acraccademia.it/
AUGURI 2010 E 2011


CIAO!
AUGURI.. SINCERI E LEALI
DA ACR http://www.acraccademia.it/
E DA
http://www.ilfilocreativodiflavia.org/pages/iniziative-acr.php

domenica 19 dicembre 2010

Oscar contro il bullismo 22a Ediz.. la 23a si terrà il 26-11-2010.. rio .. panoramica disegni scuola De Marchi J.-Gulli!


Associazione Culturale Ricreativa e l'Ass. Cult. " VIA DE’ POETI", Sede legale Via A. Stoppato 7,  40128 Bologna, www.viadepoeti.itpostapoeti@libero.it  viadepoeti@vodafone.it, tel. 340 3479570
L'Associazione cult. VIA DE'POETI, le altre associazioni che partecipano a "Parole in Circolo", i salotti culturali di Bologna, il Circolo ArciBrect, Il circolo La Paresse, L'Arteria, Il Circolo Millenium e tutti i nostri Soci e Simpatizzanti bolognesi, italiani e stranieri,  Vi AUGURANO
Molte più che 2011 Speranze.. con un Sorriso Vi RINGRAZIANO
Per la partecipazione alle nostre attività, Per tutto l'aiuto che ci avete dato e per quello che ci darete  Vi ASPETTANO
MARTEDI' 21 dicembre, ore 21,oo


Al Circolo LA PARESSE, via Avesella 5 a, Bologna, per la:


Gara di Poesia (Poetry Slam) "LA FAME dei POETI"

 Tutti gli autori interessati possono partecipare con 3 testi recitati della lunghezza massima ognuno di 3 minuti. Tutto il Pubblico presente voterà per alzata di mano ed una Giuria tecnica concorrerà a formare la graduatoria finale.
 Primo Classificato: Un Prosciutto -Secondo Classificato: 4 bottiglie di Rosso dell'Umbria Terre del Carpine e formaggio pecorino
Terzo Classificato: 2 bottiglie di Rosso dell'Umbria Terre del Carpine e formaggio pecorino -Quarto classificato: formaggio pecorino e pasta grano duro
Quinto classificato: 1 bottiglia di Rosso dell'Umbria Terre del Carpine 
Dal Sesto classificato in poi, per tutti i concorrenti presenti: pasta grano duro
 In mancanza d'altro, almeno per una volta.. si mangia! E ci faremo gli auguri per le feste. I poeti (e non solo loro) cominciano ad avere fame, quella vera, e quando sono affamati ne dicono (e fanno) delle belle.. o brutte. Giudicherete voi.
Se volete che continiuamo a parlare, raccontare, pungere, condividere, confrontare, progettare.. amare tutto e tutti, in tutti i sensi, con tutti i sensi.. Aiutateci ad andare avanti.  Iscrizioni ai recapiti sotto indicati o direttamente sul posto entro le ore 20,45... Quota di iscrizione per i concorrenti dello Slam: Euro 5.

Info:  postapoeti@libero.it,  tel. 340 3479570,  www.viadepoeti.it  

sabato 11 dicembre 2010

Graduatoria di Oscar int. contro il bullismo 27-11-2010 e futura premiaz. del 2011 a cura di ACR!

Il Consiglio Direttivo riunito il 30/11/2010, ha deciso la data del 23° OSCAR ARTISTI CONTRO il BULLISMO (verrà approvato un regolamento di attuazione)!


Si terrà a Milano, possibilmente ancora c/o Centro Giovani di Don Gino Rigoldi... SABATO 26 novembre 2011 h 16,30 (la giuria verrà riconfermata con l'aggiunta una Giurata/o per il DIALETTO MILANESE ( si ribadisce la necessità di ripristinare l'invio o la consegna delle opere con il nome dell'Artista in BUSTA BIANCA contrassegnata con un "numero o motto" che sarà consegnato al Comitato organizzatore dell'OSCAR-ACR/Onlus!
http://www.acraccademia.it/ 
http://www.acraccademia.it/STAFF.html
  27 novembre 2010 .. Oscar Int. Artisti Contro il BULLISMO 22a Edizione c/o Centro Giovani di Don Gino Rigoldi .. Hanno partecipato 291 poesie, circa di cui 151 circa ragazzi dai 6 ai 22 anni (ENTRATACONTRIBUTI VERSATI DAI POETI E DAGLI ARTISTI) € 180,00; (USCITA, LIBRI, DIPLOMI, MEDAGLIE, TARGHE, COPPE E OSCAR + VARIE € cinquecento circa).. (Pasquale SALVATORE, il Presidente della GIURIA ha donato le medaglie e un grande contributo per i libri delle poesie vincenti che sono in stampa! TECNOCASA, invece ha offerto gli Oscar! Le belle statuine, sono state offerte da Tecnocasa per le Scuole della Zona 7, tramite il suo titolare MAGNANI/TECNOCASA, di Via delle Forze Armate, 247 Milano. Tel. 024599298.

Graduatoria finale ACR-ONLUS 2010 :
OSCAR INTERNAZIONALE SCUOLE CONTRO IL BULLISMO per " Le Poesie della Scuola Primaria Statale (Valdagno x il 3° anno) i ragazzi della classe CLASSE 4^ Ins. Scuola Primaria Statale Via Valdagno 8. Docenti di riferimenti: Ins. Cinzia Rossi e Ins. Mimma.
(donato da TECNOCASA e dal titolare MAGNANI via delle forze armate, 247 tel. 02.4599298)
-OSCAR INTERNAZIONALE SCUOLE CONTRO IL BULLISMO per "Le Poesie, elaborati e il giornalino" Scuola Media Statale (De Marchi J.- Gulli x poesie contro il bullismo)-(1° anno)-i ragazzi della Classe 2 e 3M Docente di riferimento: prof.ssa Paola Saquella (donato da TECNOCASA - via delle forze armate, 247 dal titolare MAGNANI tel. 02.4599298)
-1° PREMIO Coppa Città di Milano (donata da ALAN RIZZI ASS. ALLO SPORT E TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO) per "Le Poesie" Scuola Media Statale (De Marchi J.- Gulli x poesie contro il bullismo ) i ragazzi della Classe 3L Docente di rife.nto prof.ssa Elena Settembrini
-"MENZIONE D'ONORE ALL'IMPEGNO dei RAGAZZI delle SCUOLE MATERNE/ELEM. Lombarde (OSCAR Donato da TECNOCASA e dal titolare MAGNANI via delle forze armate, 247 tel. 02.4599298)"
-CONCA ALESSIA X L'ELABORATO "CONTRO IL BULLISMO"
SCUOLA "ARTI GRAFICHE" MILANO CLASSE 5a Arti Grafiche. -( MEDAGLIA e DIPLOMA DONATI da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE e ROBERTO TENEDINI Presidente della Fondazione ATM. , con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO).
-ANGELO LA ROCCA X L'ELABORATO "AEREOPLANINO"
SCUOLA "COLLEGIO BIANCONI" MONZA CLASSE 4a B.-( MEDAGLIA e DIPLOMA DONATI da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE e ROBERTO TENEDINI Presidente della Fondazione ATM. , con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
-GIANLUCA D'AMICO X LA POESIA "L'INGEGNIERE"
SCUOLA "LANDRIANO" PAVIA CLASSE 2a A.-(, MEDAGLIA e DIPLOMA DONATI da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE e ROBERTO TENEDINI Presidente della Fondazione ATM. , con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
-VITTORIA RABAI X LA POESIA "LE MAMME METTONO I SEMI"
SCUOLA DI VIA DELLE FORZE ARMATE 279 CLASSE 1a A-( MEDAGLIA e DIPLOMA DONATI da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE e ROBERTO TENEDINI Presidente della Fondazione ATM. , con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO
-GABRIELE LA ROCCA X IL DISEGNO "AUTORITRATTO ?"
SCUOLA dell'INFANZIA Sez. Tulipani "COLLEGIO BIANCONI" MONZA-( MEDAGLIA e DIPLOMA DONATI da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE e ROBERTO TENEDINI Presidente della Fondazione ATM. , con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
......
OSCAR Internazionale Voti 24 con le Poesie “NOTTE e LA STRAGE della Poetessa ROSANNA GRALLO (donato da TECNOCASA e dal titolare MAGNANI via delle forze armate, 247 tel. 02.4599298)
1° Premio ACR-ONLUS Coppa città di Milano (donata da ALAN RIZZI ASS. ALLO SPORT E TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO): per la poesia “ COMUNE DI GAGGIANO” di LUIGI PERFETTI Voti 23+ DIALETTO
1° Premio ACR-ONLUS Coppa città di Milano -donata da TOMMASO SAMBATARO PRESIDENTE della SOC. SPORTIVA LIBERTAS con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO) la poesia -(“TERREMOTO AQUILA” di Sara Santa FERRETTI V o t i 23 AEXSEQUO LINGUA
1° Premio ACR-ONLUS Coppa città di Milano -la poesia “GIOVANE VOLONTARIO” di ANNA FUNICIELLO VISCOVO con Voti 23 LINGUA -(DIPLOMA, MEDAGLIA, LIBRO-DONATO da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
1° Premio ACR-ONLUS Coppa città di Milano-la poesia “ AFFANNO QUOTIDIANO” di GIULIANA GALASSO CON Voti 23 PROSA -(COPPA, MEDAGLIA e DIPLOMA DONATI da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE e ROBERTO TENEDINI Presidente della Fondazione ATM. , con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
2° Premio- ACR-ONLUS Coppa città di Milano (donata da ALAN RIZZI ASS. ALLO SPORT E TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO):-la poesia “LA NOSTRA LIRA” di RODOLFO D'AMICO Voti 21+ AEXSEQUO DIALETTO
2° Premio- ACR-ONLUS Coppa città di Milano (donata da ALAN RIZZI ASS. ALLO SPORT E TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO) le poesie “ La vita può aspettare e il soldato” di FRANCESCO TUSCANO Voti 21 AEXSEQUO LINGUA
2° Premio- ACR-ONLUS Coppa città di Milano -(donata da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO) le poesie “ IL TUO RESPIRO e A PAPA WOITILA” di GIUSEPPA DOMINO Voti 21+ AEXSEQUO LINGUA
2° Premio- ACR-ONLUS Coppa città di Milano -(donata da ALAN RIZZI ASS. ALLO SPORT E TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO) la poesia “ONIRIX ” di ORESTE BRUNO GALIMBERTI con voti 21 LINGUA
3° Premio ACR-ONLUS Coppa città di Milano-DIPLOMA e MEDAGLIA (donata da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO): -la poesia “QUE'LLA GESE'TTA” di MARCELLO RESTELLI con Voti 20 DIALETTO
3° Premio ACR-ONLUS Coppa città di Milano--(donata da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)-la poesia “SOLE, IN MEZZO ALA GENTE ” di BERTUZZI MARIANO con Voti 20 AEXSEQUO LINGUA
3° Premio- ACR-ONLUS Coppa città di Milano - (donata da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO) la poesia “UN AMORE D'ARGENTO 14-09-1999”di LUIGINA PALAZZI Voti 20 AEXSEQUO PROSA
4° Premio ACR-ONLUS MENZIONE D‘ONORE: -la poesia “UN BEL SOGN” di MAURIZIO COMOTTI con Voti 19 AEXSEQUO DIALETTO-(donata da TOMMASO SAMBATARO PRESIDENTE della SOC. SPORTIVA LIBERTAS con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
4° Premio ACR-ONLUS MENZIONE D‘ONORE: --la poesia “RAGGI DI LUNA” di ANNA DOMINO con Voti 19 AEXSEQUO LINGUA-(LIBRO, DPLOMA e MEDAGLIA donata da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
4° Premio ACR-ONLUS MENZIONE D‘ONORE: - la poesia “LA VITA” di GIOVANNA NASTA con Voti 19 (PROSA)-(MEDAGLIA e DIPLOMA PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE e ROBERTO TENEDINI Presidente della Fondazione ATM. , con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
4° Premio ACR-ONLUS MENZIONE D‘ONORE: -la poesia “IL VOLO DELLA PALOMBELLA” di Lorena Salsi BIANCONI ROMA Voti 19 AEXSEQUO LINGUA-(DIPLOMA, MEDAGLIA, LIBRO-DONATO da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
5° Premio ACR-ONLUS SEGNALAZIONE DELLA GIURIA:-la poesia “ A BASURA ” di ROBERTO CRESPI con Voti 18 DIALETTO SANREMESE CERIANESE AEXSEQUO-(DIPLOMA, MEDAGLIA e LIBRO - DONATO da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
5° Premio ACR-ONLUS SEGNALAZIONE DELLA GIURIA:-la poesia “SIAMO STAGIONI ” di LAURA D'AMICO con Voti 18 AEXSEQUO (LINGUA)-(MEDAGLIA e DIPLOMA PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE e ROBERTO TENEDINI Presidente della Fondazione ATM. , con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
5° Premio ACR-ONLUS SEGNALAZIONE DELLA GIURIA:--la poesia “QUERCIA” di TERESA MONTALTO Voti 18 AEXSEQUO LINGUA-(TARGA/MEDAGLIA DIPLOMA E LIBRO-DONATO da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE e da SAMBATARO, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
5° Premio ACR-ONLUS SEGNALAZIONE DELLA GIURIA:-la poesia “PENSA” di YAI BROW Voti 17 AEXSEQUO LINGUA-(TARGA/MEDAGLIA DIPLOMA E LIBRO-DONATO da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
5° Premio ACR-ONLUS SEGNALAZIONE DELLA GIURIA:-la poesia “LE STAGIONI” di STEFANIA GALLELLI Voti 17 AEXSEQUO LINGUA-(TARGA/MEDAGLIA DIPLOMA E LIBRO-DONATO da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
5° Premio ACR-ONLUS SEGNALAZIONE DELLA GIURIA:-la poesia “SEI ANNI DOPO” di ORONZO MINNELLA Voti 17 AEXSEQUO PROSA-(TARGA/MEDAGLIA DIPLOMA E LIBRO-DONATO da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)

diplomi COPPE e TARGHE x Artisti contro il BULLISMO e per lo SPORT/SOLIDALE ACR-ONLUS!
-1° Premio GIOVANNA NASTA con per la sua Opera POETICA di un libro di POESIE “CABARET DI MILANE'S” Voti 23-(COPPA CITTA' DI MILANO donata da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
-2° Premio Roberto CRESPI per l’ opera POETA DIALETTALE“I REI DE SANREMU VEGLIU ” dialetto Sanremese Voti 22! -(COPPA donata da TOMMASO SAMBATARO PRESIDENTE della SOC. SPORTIVA LIBERTAS con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
-3° Premio Teresa MONTALTO “DUE QUADRI: NUDO e PAESAGGIO” per LE OPERE POETICO-PITTORICHE Voti 21-(TARGA MEDAGLIA DIPLOMA donati da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
-4° Premio RODOLFO D'AMICO “LA STORIA DI MILANO” L’OPERA POETICO-NARRATIVA Voti 18 AEXSEQUO-(DIPLOMA, COPPA e MEDAGLIA donata da TOMMASO SAMBATARO PRESIDENTE della SOC. SPORTIVA LIBERTAS con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
-4° Premio-la poesia “MARCO PANTANI” di MARCELLO RESTELLI Voti 18 AEXSEQUO LINGUA/Sport AEXSEQUO-(MEDAGLIA e DIPLOMA PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
-5° “IL RITORNO DI UN'AMORE” di Sara Santa FERRETTI V o t i 17 AEXSEQUO ROMANZO AEXSEQUO -(LIBRO, DIPLOMA e MEDAGLIA donata da TOMMASO SAMBATARO PRESIDENTE della SOC. SPORTIVA LIBERTAS con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
-5° “IL RITRATTO DI S. PADRE PIO” di SILVIO di BAGGIO V o t i 17 AEXSEQUO ROMANZO per l'OPERA POETICO-PITTORICA AEXSEQUO-(MEDAGLIA e DIPLOMA PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
-"MENZIONE D'ONORE ALL'IMPEGNO
-padre Alberto MANUNZA (Parroco della Parr. MADONNA dei POVERI)-(MEDAGLIA e DIPLOMA PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE e ROBERTO TENEDINI Presidente della Fondazione ATM. , con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)
-ROBERTO TENEDINI Presidente della Fondazione ATM. (ritira: Antonio AUDINO Soc.ACR.)
-(TARGA/MEDAGLIA DIPLOMA E LIBRO-DONATO da PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNALE, con il patrocinio del TEMPO LIBERO DEL COMUNE DI MILANO)

(firma della GIURIA verbale del 25/11/2010)
Maestro TANO, K.C. BOSCO (SOSTITUTA di SIGNORINI E DE VECCHI) e M. RIATTI -
Presidente GIURIA DR. PASQUALE SALVATORE CONSIGLIERE COMUNE DI MILANO
Presidente ACR SERGIO DARIO MERZARIO

Il Consiglio Direttivo ha deciso la data del 23° OSCAR ARTISTI CONTRO il BULLISMO!
Si terrà a Milano, possibilmente ancora c/o Centro Giovani di Don Gino Rigoldi... SABATO 26 novembre 2011 h 16,30 (la giuria verrà riconfermata con l'aggiunta una Giurata/o per il DIALETTO MILANESE ( si ribadisce la necessità di ripristinare l'invio o la consegna delle opere con il nome dell'Artista in BUSTA BIANCA CHIUSA .. SIGILLATA e contrassegnata con un "numero o motto" che sarà consegnato al Comitato organizzatore dell'OSCAR-ACR/Onlus per L'ABBINAMENTO DOPO IL VOTO DEI GIURATI (come é sempre stato fatto SINO ALL'ANNO SCORSO)!
http://www.acraccademia.it/ 
http://www.youtube.com/watch?v=HTHikfpfOVE  

venerdì 29 ottobre 2010

LETTERA DI UNA FIGLIA
 
Non mi piace ricordare quel tuo ultimo mese di vita all’ospedale di Gravedona, dove a poco a poco ti consumavi fino a sparire, preferisco piuttosto ricordare il giorno del tuo funerale, dove un fiume in piena di persone si è prima raccolto in chiesa per l’ultimo saluto e poi in corteo ti hanno accompagnato alla tua ultima dimora, con i gonfaloni del Comune e dell’associazione Reduci di Guerra che ti facevano strada.
Malgrado il dolore per averti perso, ci siamo sentiti orgogliosi per la testimonianza che tutte quelle persone dimostravano con la loro presenza: anche per loro eri stato speciale e indimenticabile.
Tutti dicono che eri una persona per bene , onesta, sempre disponibile nei confronti di tutti, per qualunque cosa.
Fra i tanti ricordi che mi porto dentro, ne ho scelti solo alcuni da riportare in questa lettera; ricordo quando mi insegnavi a nuotare a Bellagio,oppure quando mi spiegavi la tecnica del disegno: da un artista questo ed altro…
Ricordo”gustosamente” quando mi hai insegnato a cucinare le prime volte, avevo 8 anni, la stessa che avevi tu quando hai imparato da tua madre che era cuoca, in verità tutti i tuoi 5 figli hanno imparato presto a cucinare. E le torte !!! La più bella e buona per i miei 18 anni.
A tutti noi hai insegnato anche la correttezza e l’onestà: quella volta che ho trovato per strada un portafoglio che conteneva la bellezza di 503.000 lire, per prima cosa che mi hai chiesto:” Ma tu lo hai restituito, vero?”
Anche quando ho comperato la mia prima auto e non mi sentivo esattamente un pilota di Formula 1, sei salito in macchina tranquillo dicendo:” Se ti hanno dato la patente, vuol dire che sai guidare.”
Siccome ti piaceva molto andare a spasso in auto con i tuoi figli, anche negli ultimi tempi prima della tua malattia, mi accompagnavi spesso agli allenamenti di basket di mio figlio Marco , da bravo sportivo oltre che genitore, quando l’allenatore della squadra avversaria urlava esageratamente con i suoi allievi,tu ti sei alzato gridandogli che i bambini non si trattano così.
Hai dedicato molto del tuo tempo alla politica e al tuo paese, perché credevi in quello che facevi, e le persone che ti hanno conosciuto e frequentato non ti hanno dimenticato, dimostrandolo quell’ultimo giorno in cui non siamo stati lasciati soli nel nostro dolore, perché tu non sei rimasto solo nei cuori dei tuoi familiari, ma nel cuore di tutti.
Ciao papà.
Kriss
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mercoledì 27 ottobre 2010

Acr? Sì, grazie! BULLISMO? No GRAZIE.. con ACR!

 PUBBLICITÀ  E  MINORI.  PRESIDENTE PALMERI PREMIA VINCITORI ‘CHILD GUARDIAN AWARD 2010’

Milano,  27  ottobre  2010  –  I  sette vincitori del ‘Child Guardian Award 2010’,   il  riconoscimento   alle  campagne  pubblicitarie  che  tutelano
l’immagine  dei minori, sono stati premiati a Palazzo Marino dal Presidentedel  Consiglio  comunale  Manfredi  Palmeri, che lo scorso 13 ottobre aveva
fatto parte della giuria.Sono state premiate le campagne di Banca Intesa San Paolo e Moby (categoria tv), Nikon e Lufthansa (categoria stampa e affissione), Dove, Mellin-Milupa e Nestlé (categoria web e altri mezzi). Il  premio,  giunto alla 3ª edizione, è promosso dalla Fondazione Terre deshommes  Italia,  in  collaborazione  con  il  Gruppo  il  Sole  24 Ore e la Fondazione Pubblicità Progresso. http://www.acraccademia.it/



Scuola Primaria di Via Valdagno a Milano.. l'ACR e
'Oscar internazionale contro il BULLISMO ...
  


Premiazione Oscar Int. ACR-ONLUS contro
il BULLISMO Scuola Primaria di Via Valdagno
vince per la 2a volta l'Oscar
e la Coppa Città di Milano http://www.acraccademia.it/
Merzario spiega l'operato della GIURIA e di Pasquale
Salvatore.. portando i suoi saluti e AUGURI!


Premiazione Oscar Int. ACR-ONLUS
contro il BULLISMO
Scuola Primaria di Via Valdagno
 vince per la 2a volta l'Oscar
e la Coppa Città di Milano
 http://www.acraccademia.it/
Merzario Sergio legge il msg di
Pasquale Salvatore ...



 Premiazione Oscar Int. ACR-ONLUS contro il
 BULLISMO Scuola Primaria di Via
Valdagno vince per la 2a volta l'Oscar
e la Coppa Città di Milano
http://www.acraccademia.it/



Premiazione Oscar Int. ACR-ONLUS contro il BULLISMO
Scuola Primaria di Via Valdagno vince per la 2a volta l'Oscar
e la Coppa Città di Milano http://www.acraccademia.it/
La direttrice ringrazia la Giuria Acr - Onlus e i Soci!


http://www.acraccademia.it/
 http://acraccademia4658.blogspot.com/

OSCAR Poesia e Artisti

2009/2010 Scuola Primaria Valdagno
"CONTRO il BULLISMO"
Premio SCUOLE 27/10/2010 h 14/14,30

Sono intervenuti:

Pasquale Salvatore Presidente della Giuria che ha inviato il seguente saluto:

Care Amiche e Cari Amici,
mi scuso per l'assenza dovuta ad un contrattempo dell'ultima ora, ma voglio ugualmente trasmettere i miei sentimenti di vicinanza in occasione del
concorso internazionale di poesia contro il bullismo. Devo ringraziare ACR ONLUS per il lavoro di promozione e sensibilizzazione contro il bullismo perchè solo con l'ascolto, la comprensione e il dialogo è possibile scoprire i veri valori che ci devono animare nell'azione quotidiana. A Voi ragazze e ragazzi dico che rappresentate il futuro di questo Paese e non sciupate neanche un giorno della Vostra giovinezza in inutili rincorse verso ciò che non rappresenta nulla, ma dedicatevi a cause nobili per lasciare il Vostro segno e la Vostra testimonianza.
Pasquale Salvatore

Sergio Dario Merzario Presidente ACR-Onlus
Concetta Ketti Bosco Vice Presidente ACR-Onlus
Manfedi Palmieri Presidente del Consiglio Comunale di Milano.. che ha inviato un breve saluto

Don Gino Rigoldi Cappellano del BECCARIA(Carcere minorile)che ha inviato un breve saluto
Un allenatore di calcio (Esordienti) e una mamma (Bruna della Parr. Madonna dei Poveri di Via Osteno)
http://www.acraccadedemia.it/



E poi..

.. una mega COMMEDIA di realtà e di VITA? Sì grazie vai a vedere "NOI CI PROVIAMO"!



http://www.youtube.com/watch?v=x-W-GKL9Se0

http://www.youtube.com/watch?v=9F4qil3H_hk&feature=related

lunedì 25 ottobre 2010

ACR IL MILANESE...acr-onlus: ultime di ACR!



ALLA DONNA DEL MIO DESTINO.. CON TANTO AMORE.. http://www.acraccademia.it/
 

 PALMERI A 200 STUDENTI: “PROMUOVIAMO CANCELLAZIONE PAROLA ‘RAZZA’ DA COSTITUZIONE ITALIANA” Milano, 26 ottobre 2010 – “Con studenti, cittadini e associazioni promuoveremo la sottoscrizione di un documento per chiedere la cancellazione della parola ‘razza’ da tutti i testi di legge, a partire dalla Costituzione italiana e, in ambito europeo, dal Trattato di Lisbona, dalla Carta dei diritti fondamentali della Ue e dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, evitando così di alimentare, anche in buona fede, l’idea che questo termine possa essere riferito alle persone. L’unica razza è quella umana”.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, intervenendo davanti a 200 studenti al convegno “Kippah. Questa conosciuta, questa sconosciuta”, organizzato presso il Jewish Center alla presenza del Rabbino Capo di Milano Alfonso Arbib, del vice Presidente della Comunità ebraica Daniele Nahum e di uno dei fondatori del movimento Chabad Lubavitch in Italia Moshe Lazar.  Ricordando che nel 1938 il Parlamento italiano approvò la “vergogna delle Leggi razziali e il Paese si girò colpevolmente dall’altra parte”, il Presidente Palmeri ha spiegato: “Bisognerebbe trovare, anche e soprattutto nelle norme, una formula alternativa che, senza depotenziare ogni azione ‘antirazzista’, affermi pienamente che la parola ‘razza’ è inapplicabile ai fenomeni umani”. 


La prima catena sensata...ne hanno parlato anche al TG 1, non fermatela
molto importante da non fermare
Come riconoscere un'ictus cerebrale...
... Durante una grigliata Federica cade.
Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di essere inciampata con le scarpe nuove.
Siccome era pallida e tremante la aiutammo a rialzarsi.. Federica trascorse il resto della serata serena ed in allegria.
Il marito di Federica mi telefonò la sera stessa dicendomi che aveva sua moglie in ospedale.Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Federica è deceduta.
Federica ha avuto un'ictus cerebrale durante la grigliata. Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un 'ictus, Federica sarebbe ancora viva.
La maggior parte delle persone non muoiono immediatamente.Basta 1 minuto per leggere il seguito: .. Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro
tre ore dall'attacco si può facilmente porvi rimedio. Il trucco è riconoscere per tempo l'ictus!!! Riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia. Cosa che non è facile. Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un'ictus cerebrale: * Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);
* Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa  (esempio: oggi è una bella giornata) e non ce la farà; * Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà
o ci riuscirà solo parzialmente); * Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la muove solo lateralmente è un segno di allarme). Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti
chiamate immediatamente il pronto soccorso. Descrivete i sintomi della persona per  telefono. Un medico sostiene che se mandate questa è- mail  ad almeno 10 persone si può essere certi che avremmo salvato la vita di Federica, ed eventualmente anche la nostra. Quotidianamente mandiamo tanta spazzatura per il Globo,
usiamo i collegamenti  per essere d'aiuto a noi ed agli altri. Sei d'accordo?



è UN BRAVO rAGAZZO .. CERCA LAVORO COME MURATORE..
POSSIBILE CHE NON CI SIA? http://www.acraccademia.it/  
 


http://clubfturati.blogspot.com/
 



http://pubblicitaacr.blogspot.com/
 

La ns vice segretaria.. ci manca  vorrebbe tornare alla
Acr x seguire i disagiati di Milano e Prov... ma certo
vieni.. ci manchi abbiamo bisogno della tua grande
competenza.. vieni ti aspettiamo il 'mercoledì' dalle
h 19,25 alle 22,25 c/o Centro Giovani in Piazza Olivelli
.. guarda la cartina che trovi in http://www.acraccademia.it/



Al Beato Don Gnocchi è stata dedicata la nuova Chiesadi Via Capecelatro,66 a Milano con una mega cerimoniapresenti il Sindaco Moratti e tutte le Autorità Comunali..c'era anche Acr.. come sempre.. http://www.acraccademia.it/
 

Alpini a Civenna.. a Milano.. Alpini ovunque!
http://www.ana.it/index.php?name=News&file=article&sid=8640


http://www.ana.it/index.php?name=News&file=article&sid=8640
... Lunedì 29 novembre (ore 20,30) il Coro ANA Milano, nel 60°
di fondazione, si esibirà al Teatro Arcimboldi di Milano. La serata
 "Dove sei stato mio bell’alpino?", canti di montagna,
di guerra, d’amore e di lavoro è organizzata in collaborazione
con la Fondazione don Carlo Gnocchi.

il milanese lo trovi anche.. http://accademiailmilanese.blogspot.com/

http://filoeacrassociazionigemellate.blogspot.com/

http://accademiauniversitalavorovita.blogspot.com/
http://acr-onlus.blogspot.com/
Gentile Signora/e, Egregio Lettori,
Come  Lei  sa  Regione  Lombardia ha voluto creare una nuova sede, “Palazzo
Lombardia”,   sia   per   razionalizzare  gli  uffici  regionali  centrali,
facilitando  una  maggiore  comunicazione interna e accorciando le distanze
con  i cittadini, sia per aprire uno spazio di incontro e di relazioni, una
sorta di "piazza civica" a favore della stessa cittadinanza.
Mi  fa  piacere  informarLa  che  i lavori sono in via di ultimazione e che
quindi,  a  partire dal 15 ottobre, tutti gli uffici della Giunta regionale
si  trasferiranno  progressivamente  presso  la nuova sede. I trasferimenti
sono  stati  programmati  secondo  un  calendario  che  sarà  pubblicato  e
aggiornato  sul  Portale  istituzionale  di  Regione  Lombardia  e  la loro
conclusione è prevista entro la fine di gennaio 2011.
Il   trasferimento   della   Direzione  Generale  Famiglia,  Conciliazione,
Integrazione  e  Solidarietà  sociale  è  previsto  tra il 3 novembre e l’8
novembre 2010. La  nuova  sede  si  trova tra Via Melchiorre Gioia e Via Restelli, a pochi
passi  da  quella  attuale.  Per  raggiungerci agevolmente potrà utilizzare
l’ingresso  di  Via  L.  Galvani  e  di Via M. Gioia, dove troverà tutte le
informazioni per accedere ai vari uffici. Le anticipo che quelli della Direzione Famiglia sono collocati al 3° piano.
Tutti i numeri telefonici resteranno invariati. Le  comunico  anche  che  lo  sportello  del protocollo, attualmente attivo
presso la sede di via Pola 9/11, verrà trasferito successivamente presso il
Protocollo  generale,  nella  sede di via Taramelli numero 20, a partire da
una  data  che  sarà comunicata attraverso il sito istituzionale di Regione
Lombardia.Sono  certo  che  l’aver  concentrato gli uffici regionali in un’unica sede
rappresenterà un vantaggio per tutti, anche a fronte di qualche disagio che
potrebbe  verificarsi  soprattutto nelle prime fasi del trasferimento e del
quale ci scusiamo. Colgo l'occasione per un cordiale saluto

Caterina Perazzo Direttore Vicario D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà
Sociale Dirigente U.O. Sistemi di Welfare Via Pola 9/11 - 20124 Milano
Tel  02/6765.4969 Fax 02/6765.3523
E-mail:  mhtml:{DC5F2C53-34DB-4073-B4C2-AB8ADFF7D66B}mid://00000086/!x-usc:mailto:Caterina_Perazzo@regione.lombardia.it
http://ilmilanese-ilbaggese.blogspot.com/





http://acraccademiailbaggese.blogspot.com/


FAI LA DONAZIONE PER ACR http://www.acraccademia.it/
 acr-onlus: ultime di ACR!: "acr-onlus@libero.it   "

http://blog.libero.it/riorepo4658/?nocache=1269267608

http://acrilsanremese.blogspot.com/


Disabilità.. Salute.. ex socialisti.. pillitteri.. sede e altro x ACR!


http://blog.libero.it/CENTRORICERCHEVA/


http://retegiambellinolorenteggio.blogspot.com/2009/11/assemblea-sicet-rete-giambellino-il-22.html


http://stellinamaris.blogspot.com/


http://isolinolombardoligure.blogspot.com/
DISABILITA’. DOMANI SINDACO MORATTI E ASSESSORE LANDI VISITANO PRIMO
CENTRO DIURNO PER BAMBINI

Milano, 25 ottobre 2010 – Domani, martedì 26 ottobre, alle ore 15.00, in
via Mac Mahon 92, il Sindaco  Letizia Moratti e l’assessore alla Salute
Giampaolo Landi di Chiavenna visiteranno “L’officina delle abilità”, il
primo centro diurno  per bambini disabili dai 4 agli 11 anni.


DISABILITÀ. LANDI A PRESENTAZIONE RASSEGNA INTERNAZIONALE DI CINEMA DEL SORDO   Milano, 25 ottobre 2010Domani, martedì 26 ottobre, alle ore 11.00, in Sala Stampa a Palazzo Marino, l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna interverrà alla presentazione di “Ippocampus Ciak”, la 2a Biennale Internazionale di Cinema e Video del Sordo, patrocinata dal Comune e promossa dalla Compagnia Teatrale di Mimo “Senza Parole” dell’Ente Nazionale Sordi Consiglio Provinciale di Milano.   Partecipano Virginio Castelnuovo e Luigi Mattiato, rispettivamente presidente e segretario del consiglio direttivo dell’Ente Sordi di Milano.

ANAGRAFE. MORATTI E PILLITTERI ALLA POSA DELLA PRIMA PIETRA DELLA
“CITTADELLA DEGLI ARCHIVI”

Milano,  25  ottobre 2010 – Domani, martedì 26 ottobre, alle ore 12.15, nel
cantiere  dell’area Deposito Elettorale e delle Civiche Depositerie, in via
Gregorovius,  15 - ingresso via Racconigi, 10, il Sindaco Letizia Moratti e
l’assessore  ai Servizi civici Stefano Pillitteri presenteranno il progetto
e  poseranno  la  prima pietra per la realizzazione della “Cittadella degli
archivi”, il nuovo archivio unico centralizzato di Milano.

.....................................................
Comitato Socialisti e Libertari per Pisapia
via California 22
20144 Milano
Tel. 02 87246163
Mail.
socialistielibertariperpisapia@gmail.commammaorsa@inwind.it
 
Lettera aperta a tutti coloro che sono o sono stati Socialisti,
ne sono orgogliosi, e vogliono continuare una grande tradizione
 
Milano, 18 ottobre 2010.. Compagne e compagni, Domenica 14 novembre 2010 si terranno a Milano le primarie della coalizione di Centro-Sinistra per la scelta del futuro candidato sindaco della città... E’ un appuntamento importante. .. Dopo quasi vent’anni di amministrazioni di centro-destra, Milano può cambiare, uscire dal torpore civile di questi decenni, sottrarsi alla volgarità del berlusconismo ed alle continue sparate razziste della Lega. Milano è pronta per ritrovare se stessa, una vera città europea che si è sempre connotata per l’apertura verso gli altri, la laboriosità, la tolleranza. La scelta del candidato della coalizione di Centro-Sinistra, che dovrà sfidare Letizia Moratti, sarà il primo importante passaggio per costruire questa riscossa. Per la prima volta a Milano non ci saranno delle primarie di facciata, in cui già si conosca in anticipo il nome del vincitore. Il confronto tra Giuliano Pisapia, Stefano Boeri, Valerio Onida e Michele Sacerdoti è reale.  Di Giuliano Pisapia abbiamo apprezzato il programma ed i ripetuti riferimenti alla tradizione del Socialismo municipale ambrosiano, con i suoi connotati di partecipazione democratica, di spirito di servizio, di attenzione ai più deboli, di solidarietà, di sensibilità culturale, di senso delle istituzioni e di cultura amministrativa. Giuliano Pisapia si è esplicitamente e in più circostanze richiamato a quella tradizione che da Caldara a Filippetti, da Greppi a Ferrari, da Aniasi a Tognoli ha segnato la storia migliore della città, così come si è dichiaratamente richiamato all’esempio delle città europee guidate da sindaci socialisti, come Berlino, Parigi, Amsterdam e Barcellona.
E’ un approccio che ci ha convinto e che intendiamo sostenere.
Milano è stata la culla del socialismo italiano. Oggi è giunto il momento di ritrovare l’orgoglio di quella tradizione.
Per questo noi sosteniamo GIULIANO PISAPIA

Ci rivolgiamo dunque a tutti i compagni e le compagne che hanno condiviso in passato le
battaglie del Socialismo Milanese, che sono orgogliosi di essere stati e/o di essere ancora
socialisti.
A loro rivolgiamo un invito forte e chiaro:


Partecipate alle prossime primarie del 14 novembre! Votate e fate votare Giuliano Pisapia!
Sarà il primo passo per quella svolta che Milano si merita.
Un saluto fraterno.
Il COMITATO dei SOCIALISTI E LIBERTARI di MILANO per GIULIANO PISAPIA SINDACO.
Giancarlo Caldone (sindaco del Comune di Volpedo)
Michele Achilli, Paola Allegrini, Mario Aniasi, Marilena Arancio, Luciano Belli Paci, Claudio Bergomi, Enzo Brosch, , Pier Luigi Camagni, Angela Cataldi, Egle Celauro, Pina Cristadoro, Franco D’Alfonso, Rosanna De Cicco, Nicola Del Corno, Raimondo Elli, Umberto Giovine, Renato Grassi, Guido Martinotti, Pier Giuseppe Merlo, Valentina Morelli, Alfredo Mosini, Andrea Parini, Jacopo Perazzoli, Nino Restelli, Edmondo Rho, Attilio Schemmari, Giovanni Scirocco, Francesco Somaini, Emanuele Tortoreto, Raffaele Vilonna, Mario Viviani . Per contatti: Marilena Arancio
Coordinatrice Comitato Socialisti e Libertari per Pisapia
mail to
 PS:
COMITATO DEI SOCIALISTI E LIBERTARI PER PISAPIA
CIRCOLO CARLO ROSSELLI - MILANO
CLUB PORTOFRANCO - MILANO
Giovedì 4 novembre 2010 ore 21.00 
presso il Circolo El Salvadané di via De Amicis 17, a Milano
Dibattito sul tema  Come uscire dalla peste.  La crisi di Milano, e le possibili vie d'uscita. Si confrontano e discutono con il pubblico: Marco Alfieri - giornalista de "La Stampa", autore del volume "La peste di Milano" (Milano, 2009). e  Giuliano Pisapia - candidato alle primarie del Centro Sinistra per definire il prossimo sfidante alla carica di sindaco di Milano.Introduce : Francesco Somaini ... Presiede : Edmondo Rho
 

Per conoscere meglio Giuliano Pisapia, ascoltare le sue proposte, e discutere con lui, siete tutti invitati giovedì 4 novembre 2010, alle ore 21.00, presso il circolo El Salvadané di via De Amicis 17, a Milano. Vi si svolgerà infatti la seguente iniziativa: promossa da questo Comitato, in collaborazione con il Circolo Carlo Rosselli e il Club Porto Franco di Milano.

ultime di ACR!




CIRCOLO UFFICIALI di PALAZZO CUSANI a MILANO
FOSCHI e MERZARIO.. http://www.acraccademia.it/  




Libri di ACR ACCADEMIA?
Sì grazie! http://www.acraccademia.it/




Università dei VALORI? Sì GRAZIE con ACR!
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mailto:acr-onlus@libero.it