Poesia x il Festival e l'Oscar del 2025/6
IL BULLISMO
Lasciatemi piangere, lasciatemi spargere
le mi lacrime al vento!
Ho perduto mio figlio!
In lui non riconosco più il biondo e tenero pargoletto,
che stringevo al seno di madre...
In lui non riconosco più il timido scolaretto,
al primo giorno di scuola...
Ora tutto è cambiato in lui,
cammina spavaldo tra la gente,
sfidando chi gli è ostile!
Per lui non esiste l'amicizia,
non esiste l'amore,
tutto per lui è sete di potere!
Come può un fiore trasformarsi in pungente ortica?
Eppure la sua mansione è trasformata
in pungenti artigli!
Nella vita tutto può cambiare
ed il mio cuore di mamma spera ancora ...
Forse, un giorno, un piccolo raggio di sole
gli scaldera' ancora il cuore e gli indicherà la via giusta!
Sono una piccola donna e il mio nemico, il bullismo,
è un grande gigante, duro da combattere.
Ma l'amore per un figlio non ha né confini, né frontiere
e con l'aiuto di Dio, spero che la vittoria sia tutta mia!
Maria Giovanna Nasta
Punto e a capo: l'ora della difesa europea
IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA
Ciao ,
come stai?
il vertice NATO all’Aja si è concluso con molti titoli sui dettagli di contorno – le adulazioni del nuovo generale Mark Rutte, le ennesime provocazioni di Donald Trump – ma la vera notizia è un’altra: l’Europa ha oggi l’occasione storica di costruire una difesa comune, autonoma e integrata.
Gli Stati Uniti stanno progressivamente spostando il loro baricentro strategico verso il Pacifico. Lo hanno detto tutti i presidenti da Obama in poi, e Trump lo ha ribadito all’Aja con brutalità: Washington non vuole più farsi carico della sicurezza del continente europeo.
Questa realtà non va subita. Va governata. Come ha detto chiaramente Lorenzo Guerini in un’intervista a La Stampa: "se noi europei paghiamo, dobbiamo decidere. E dobbiamo farlo insieme."
Il Council on Foreign Relations, uno dei think tank americani più autorevoli, suggerisce ai leader europei di usare questo momento di crisi per rafforzare la leadership europea dentro l’Alleanza, senza alimentare scontri ideologici con gli Stati Uniti. Serve una capacità autonoma di deterrenza europea, con progetti comuni e una visione condivisa. Non possiamo più permetterci di duplicare sistemi, sprecare risorse, rincorrere obiettivi senza strategia. Serve una cooperazione vera, che punti a investimenti congiunti in settori chiave. È necessario passare dal dibattito su quanto spendere a quello su come e per cosa spendere, costruendo una governance europea capace di orientare le risorse verso obiettivi comuni, rafforzando così non solo la sicurezza collettiva, ma anche l’integrazione politica, tecnologica e industriale del continente.
[Il presidente Trump e il segretario generale della NATO Mark Rutte alla Casa Bianca]
Al vertice si è discusso dell’obiettivo di portare le spese militari fino al 3,5 per cento del PIL per la difesa e all’1,5 per cento per la sicurezza interna. Ma come ha detto Pedro Sánchez, è più importante cosa si finanzia che quanto si spende.
Questo è il cuore del dibattito. La difesa europea non può essere una somma di spese nazionali: deve diventare una politica comune europea.
Investire insieme significa sviluppare sistemi satellitari e antimissilistici, potenziare la sicurezza cibernetica, creare interoperabilità tra le forze armate europee, rafforzare la sovranità tecnologica e industriale dell’Unione.
E l’Italia?
Per l’Italia, il summit dell’Aja rappresenta un bivio. Possiamo scegliere di giocare in difesa, con un approccio conservativo e solitario. Oppure possiamo scegliere di spingere con forza per un'Europa più capace, più unita e più sicura, che investe insieme per proteggere i suoi cittadini.
Il governo Meloni deve decidersi: vuole costruire la difesa europea o continuare a cercare scorciatoie propagandistiche?
Il tempo è ora.
Il nuovo equilibrio della NATO sarà negoziato nei prossimi anni. La revisione degli obiettivi di spesa è prevista per il 2029, quando Trump – se rieletto – non sarà più alla Casa Bianca. Ma le fondamenta si pongono adesso.
Costruire la difesa europea non è un lusso. È il modo più concreto per garantire sicurezza, pace e libertà nel mondo che cambia.
A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA
Questa settimana in Aula discuteremo il decreto-legge, già approvato dal Senato, sulla responsabilità erariale, il decreto-legge per affrontare gli straordinari eventi alluvionali verificatisi nei territori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche e gli effetti del fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei, il ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, le mozioni sulle iniziative volte a salvaguardare il sistema produttivo nazionale in relazione alla prospettata applicazione dei dazi da parte degli Stati uniti d’America, la proposta di legge per l'acquisizione di dati relativi al traffico telefonico e telematico per esigenze di tutela della vita e dell'integrità fisica del soggetto interessato, nonché per l’istituzione della Giornata nazionale delle persone scomparse.
Sabato 5 luglio alle ore 21 parteciperò alla Festa dell'Unità di Melzo. Parteciperò al panel "La difesa al servizio della pace" insieme a Michele Bellini, Francesco Di Maria e Simona Malpezzi. Spero di vederti lì!
Sempre il 5 luglio, alle 17.30 però, ci vediamo anche a Novara per il lancio del nuovo circolo Matteotti, in piazza Matteotti! Ne stiamo aprendo sempre di più in giro per l'Italia, se ti incuriosisce il progetto, ti aspetto lì.
A lunedì prossimo,
Lia
P.S. Se questa newsletter ti è piaciuta, vuoi consigliare a qualcuno di iscriversi, o hai cambiato indirizzo email e hai bisogno di re-iscriverti, ti lascio questo form per iscriversi.
P.P.S. Mi piacerebbe conoscerti un po' meglio. Puoi aiutarmi compilando questo breve questionario o schiacciando il bottone qui sotto.
CONOSCIAMOCI MEGLIO